SF @ PHI gara 3 (4-1): i compagni di Beltran

sports.yahoo.com

Metti una sera al Citizens Bank Park di Philadelphia, una sera nella quale c’è Lincecum sul monte e si disputa la “bella” della serie da 3 contro i favoriti della National League. Metti una sera nella quale esordisce in maglia Giants il nuovo arrivo Carlos Beltran, arrivato dai Mets e pronto a dare una mano all’attacco abulico dei nostri. Una sera entusiasmante dunque, nella quale succede che il nuovo arrivato non batte valido ma i suoi compagni gli fanno capire di essere forti e di poter comunque vincere le partite. Un plauso grande ai neo-compagni di Beltran, quindi.

Finalmente dunque è arrivato; dopo una trattativa che pare essere durata giorni, ieri era il grande giorno dell’esordio, il numero 15 dei Giants (Bochy gli ha ceduto il numero) poteva debuttare titolare e schierarsi in difesa in esterno destro, spostando Schierholtz a sinistra e panchinando un Ross in crisi negli ultimi tempi. La serata di Carlos è stata tutt’altro che produttiva al piatto, zero su quattro con 2 strikeouts, non il miglior modo per salutare i nuovi compagni; però il giocatore è di valore e sappiamo che potrà fare certamente meglio e da una parte possiamo anche dire che sia andata meglio così dato che la partita l’abbiamo ugualmente portata a casa. S’è fatto comunque notare in difesa con una bella presa acrobatica che ha sollevato una gran zolla sul terreno rischiando oltretutto un infortunio che avrebbe avuto del beffardo, a dir poco.

Abbiamo quindi rinunciato a Wheleer, dandolo ai Mets in cambio di Beltran. La trattativa come detto ieri è approvabile essendo che Beltran può essere “sfruttato” subito per provare a rivincere il titolo, certo privarsi di un prospetto è sempre doloroso, noi auguriamo comunque le migliori fortune a Zach e personalmente penso che diventerà forte; forse, come dicevo ieri, non un fenomeno assoluto ma un giocatore di livello potrà diventarlo. Bè, ora non pensiamoci più.

Quanto alla partita, bisogna dire che un Lincecum che ripara bene le spalle è buona cosa. Buona cosa perchè permette all’attacco di vincere anche senza strafare; in questo caso abbiamo colpito bene e al momento giusto, ho perso il conto di quante volte in quest’anno ho scritto quest’ultima frase, segno evidente ormai di una chimica giusta trovata nell’assemblaggio di questa squadra, nonostante alcune scelte del lineup (vedi Belt sempre fuori) non possano essere del tutto condivisibili.

Nel 2° inning il Panda sbloccava la situazione con il decimo fuoricampo stagionale che cadeva dopo il muro in esterno sinistro; il solo-shot dell’1-0 veniva rimpolpato nel 4° quando, dopo il doppio di Huff, ci pensava il solito incomparabile Nate Schierholtz a trovare lo spazio giusto per consentire la marcatura. Mentre Lincecum continuava a disimpegnarsi con costanza (pur con 4 walks concessi globalmente) nel 7° si poteva arrotondare il bottino: con un bel hit&run Stewart mandava Schierholtz in terza, dopodichè Rowand batteva un singolo in terza base che Martinez non consegnava con precisione in prima. Schierholtz poteva segnare il 3-0 e Stewart, approfittando della confusione difensiva di Phila, correva a casa base anticipando di un soffio il tag, era il 4-0 che ci faceva stare piuttosto tranquilli per il finale.

Il bullpen infatti non correva grossi rischi; certo sei in trasferta contro una grande squadra per cui qualcosa devi pur metterla in conto, infatti nella bassa del 7° Affeldt concedeva il punto dell’1-4 (earned run a carico di Ramirez, però). Gli ultimi due inning scorrevano invece via piuttosto lisci con l’ottimo lavoro di Affeldt, di Romo (e che lo dico a fare) e di Wilson, che metteva in base un uomo ma piazzava anche 2 piacevoli (per noi) strikeouts.

Note positive del match:

– Lincecum: 7 inning con 7 baserunners a carico, dei quali 3 hanno battuto valido e 4 hanno potuto passeggiare in prima. Il dato dei walks resta sempre un po’ altino e il nostro Tim deve in parte ringraziare Utley che ha girato a vuoto un lancio rimbalzante sul conto di 3-2 nel 3° inning con 2 uomini già sulle basi; sarebbe stata probabilmente una situazione molto complicata. Però, tutto è bene quel che finisce bene.

– Schierholtz: quanto è importante nell’economia di questa squadra questo Nate? no, ditemi, da zero a dieci? cento? domanda retorica ovviamente, ma che pone l’accento su quanti punti siano merito suo, su quante volte con 2 strike sul conto lui riesca a battere valido. Prezioso, anzi, di più.

– Rowand: il pinch-hitter che tutti vorrebbero, questo è l’Aaron versione ultimi giorni di Luglio. Quando è chiamato in causa, riesce a farsi valere e anche ieri, pur aiutato da un errore della difesa Phillies, dà il via all’azione del 4-0. E pensare che qualcuno lo vorrebbe DFA (cosa ieri capitata a Hall). Io direi di usarlo fino a fine stagione, con moderazione, ma usarlo.

Note negative:

– Crawford: ieri gli ultimi 3 del lineup rappresentavano una voragine mica da poco: Crawford, Stewart e Lincecum. E pensare che gli ultimi due hanno battuto addirittura una valida, cosa che non capita (quasi) mai a Crawford. Si riesce a fare qualcosa per evitare tutto ciò? non voglio essere cattivo nei confronti di quello che comunque è ancora un ragazzo però obiettivamente va tolto dal lineup; senza se e senza ma.

– Beltran: ma come, appena arrivato e mi caschi nelle note negative? bè, senza rancore Carlos, però noi tifosi pur conoscendoti ci aspettavamo due home run e un doppio, come minimo, per festeggiare l’esordio. Invece va 0 su 4 intristendoci un po’; nulla di grave logicamente, il bilancio dell’utilità di questo acquisto si farà certamente più avanti, ma siamo certi che ci darà soddisfazioni, magari già dalla prossima serie.

Prossima serie che si terrà a Cincinnati, con Vogelsong-Willis come primo match-up. Per non perdere il vizio di vincere.

Una Risposta to “SF @ PHI gara 3 (4-1): i compagni di Beltran”

  1. Cos’è, quando arrivano a SF, si dimenticano tutti di battere?! :-)

I commenti sono chiusi.