2023, si parte! Noi ci siamo, e i Giants?

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Opening Day, che due belle parole. Sono probabilmente equivalenti a “Buon Natale” per un bimbo, o quantomeno alla sensazione che un bambino prova la mattina di Natale, giorno in cui sa che riceverà tanti regali. Per noi non più bimbi e fanatici di questo meraviglioso gioco c’è questo giorno che rappresenta il non plus ultra per un appassionato, quando finalmente il gioco riprende, la palla rotola e si possono vedere un gran numero di partite per i successivi 6-7 mesi. Ma l’Opening Day è speciale, la partita della propria squadra conta un po’ di più, perché se è vero ed è vero che pure il 14 agosto la partita vale una vittoria esattamente come quella del primo giorno, magari il 14 agosto sei al mare e ti alzi, guardi un attimo sullo schermo il box score e torni a pensare alle tue vacanze, mentre l’Opening Day lo vivi minuto per minuto come se fosse gara 7 delle World Series. Con la differenza che se lo perdi poi hai davanti altre 161 partite per rifarti.

E insomma, il qui presente blog anche per quest’anno produce almeno un pezzo per la nuova stagione, ridendo e scherzando siamo alla stagione numero 14 dall’esordio (iniziammo nel 2010 a titolo già in tasca, a dirla tutta). Come saprai, caro aficionado, non sono mai stato costante su queste paginette né lo sarò per quest’anno. L’anno scorso, una volta che la stagione è andata in vacca mi sono lasciato andare anch’io e ho mollato i report che erano quasi quotidiani. Quest’anno temo di far peggio, ovvero di non coprire quasi nulla, ciò non significherà che non guarderò le partite (giammai) né che non verranno commentate. Come saprete, la pagina Facebook è sempre attiva e anche se ormai è un social network boomerland è giusto mantenere viva la lunga tradizione degli aggiornamenti per ogni partita o per ogni grossa novità come avviene costantemente da 13 anni a questa parte. Quest’anno, come direbbero le grandi aziende, abbiamo implementato una grossa novità per te, o caro amico di fede arancionera. Il canale Telegram, in cui potremo commentare live le partite o anche dire un po’ quel che ci pare sui Giants o più in generale sul baseball. Ti invito quindi ad aderire da qui https://t.me/sfgiantsitaliachat e a partecipare senza problemi ai commenti, più ce ne sono e meglio è.

Ma torniamo a bomba a quello che sta per accadere sul diamante. Quest’anno si parte dal Bronx con una sfida subito di prestigio contro i pigiami newyorchesi. La New York brutta, quella arrogante, quella che si sente superiore agli altri per definizione, affrontiamo proprio loro, così mi sono fatto un po’ di amici nel caso qualche Yankees fan arrivasse su queste pagine (nulla di personale, si intende). È quella partita che sarebbe stata speciale qualora avessimo avuto Aaron Judge con la nostra camiseta, invece, perché la vita non è un film, Judge veste ancora la stessa maglia e noi saremo qui ad arrabattarci sperando in una valida sbucciata di Villar o in un infield hit fortunosa di Flores.

Come intuirete e anzi, come saprete già, la stagione si prospetta da lacrime e sangue, sulla falsariga di quella dell’anno scorso in cui comunque abbiamo terminato con un dignitoso 81-81. Potrebbe andare peggio, quest’anno, ma pure meglio, o pure molto meglio. Ma anche molto peggio. Ecco, il bello è che non lo sa nessuno; d’altronde la nostra regular season 2021 è lì a testimoniarci che tutto è possibile.

Ragionando nella maniera più oggettiva possibile, al di là del mero valore della squadra di cui parlerò tra poco, vedo ahimé un innalzamento del livello del nostro “girone”, quello della NL West. Secondo me – parere assolutamente personale però – i Dodgers si sono un po’ indeboliti ma restano di molto superiori a noi, i Padres si sono rinforzati e soprattutto i D’Backs potrebbero rappresentare la sorpresa in positivo addirittura dell’intera MLB, in quanto hanno più di un paio di elementi molto promettenti e forse già pronti per fare la voce grossa e trascinare la squadra. Così che rimaniamo noi e i Rockies, unica squadra che probabilmente parte sotto di noi in una sorta di power ranking. Con una squadra in più quindi, Arizona, a lottare per un posto in paradiso, la competizione si fa ancora più dura.

La nostra squadra invece pare essere sufficiente per una stagione interlocutoria, con le solite speranze che qualcuno overperformi a lungo e trascini il resto del gruppo, oppure di trovare qualcuno di apparentemente inaspettato (Blake Sabol, mi riferisco a te). La nostra rotazione, a cinque barra sei, mi sembra deboluccia, con uno Stripling che è stato una scolapasta durante lo spring training ma pure l’anno scorso in maglia Jays in regular season non ha brillato. I nostri rilievi mi sembrano migliorati rispetto all’anno scorso con l’apporto del “gemello buono” Taylor Rogers e con un Camilo Doval che promette di essere un closer ancora più affidabile. Il nostro reparto battitori invece mi sembra scarsino, con troppi giocatori chiamati a fornire un apporto che va oltre quanto dimostrato fin qui nelle loro carriere. Wade l’anno scorso è mancato e quando c’è stato ha fatto malino, Yaz ha completamente disimparato a battere, Crawford ha l’età che ormai ha, Villar è buono per colpire qualche siluro ma quanto a medie battuta non si fa valere, Flores è Flores, più di tanto non ha da dare, Bart finché non sconfigge il morbo degli strikeout sarà sempre più dannoso che utile. Insomma, il quadretto non sembra allegro anche se riconosco di aver espletato la versione pessimistica.

Ottimisticamente, si potrebbe invece dire che Conforto è un innesto che se è in forma ha molto da produrre, che Davis può confermare l’ottimo 2022 con la nostra maglia, che Haniger se in salute può fornire un contributo di livello, che Sabol se mantiene quanto visto nello spring training è una gran botta di energia, che Estrada è ormai un punto fermo di questa rosa ed è garanzia di affidabilità, che Pederson può confermarsi il nostro miglior battitore di fuoricampo. E poi c’è Schmitt, quasi pronto per il debutto MLB, e Kyle Harrison, che speriamo già di poter vedere quest’anno al piano superiore. E poi la stagione è lunga, capiteranno infortuni (anche agli altri, seppure non lo auguro mai a nessuno) e ci sarà la possibilità di scambi e di nuovi arrivi. Tutto questo per dire che il margine dell’imprevedibilità è sempre molto alto e che davvero, davvero tutto può capitare.

Insomma, saliamo sul carro e partiamo, anche per quest’anno. È l’Opening Day, godiamocelo, tifiamo e ammiriamo la bellezza di questo gioco che ci è mancato tanto nei mesi precedenti. È il primo giorno ed è quello in cui tutti partono da 0-0 e tutti, compresi i Giants, possono sognare di arrivare ad alzare quell’anello. Forza noi!

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