Eh amici miei, credevate che il blog vi lasciasse solo durante la tempesta per tempo indefinito. No, almeno un ultimo post prima delle vacanze va fatto, qualunque sia la nostra situazione. Sapete, ci sono i bandwagoners, quelli che saltano sul carro della squadra vincitrice o comunque di quella che sta passando un’annata ottima dopo l’altra. Mi riferisco soprattutto ai nostri cari tifosi Dodgers, che negli ultimi anni ha visto tantissima gente salire sul carro. È un fenomeno normale, nulla di cui stupirsi o scandalizzarsi, tifare per chi vince è del tutto umano. Peraltro anche da queste parti abbiamo assistito a tale fenomeno, negli anni d’oro dal 2010 al 2014 quando le visite al presente blog schizzarono alle stelle e probabilmente molti dei neo-tifosi Giants italici si sono affezionati alla squadra in quel periodo. Ripeto, è normale, non c’è nulla che non va in questo.
C’è poi lo zoccolo duro, i die-hard fan, quelli che magari tifano da tanti anni (o anche da pochi, perché no) ma che non mollano mai la squadra in qualsiasi situazione essa si trovi, sia davanti alla gloria che davanti alle crisi più nere. Anzi, forse si sentono quasi più a loro agio nei momenti come questi, perché forgiano il tifoso e lo rendono come facente parte di un club esclusivo. Festeggiamo tutti quando vinciamo, consoliamoci in pochi ma buoni quando perdiamo. Voi che tifosi siete? Probabilmente se leggete queste righe in momenti come questo appartenete allo zoccolo duro, il che vi fa onore e vi rende tifosi arancioneri DOCG, un titolo che potete rivendicare con orgoglio.
Il momento è dunque di quelli tosti, ma sebbene l’esito dell’ultimo match abbia fatto rispolverare dati statistici vecchi di oltre un quarantennio, non si può certo dire che non si sia vissuto roba simile nel passato, persino in mezzo agli anni degli anelli. Ora perdiamo, perdiamo male e perdiamo con tutti, specie contro i nostri rivali, cosa può succedere di peggio? Di non smettere letteralmente mai di perdere, forse, eppure un giorno tutto ciò avrà un termine, lo dice la legge dei grandi numeri e soprattutto il calendario, che non andrà oltre la 162esima partita stagionale. Poi sarà offseason che probabilmente verrà vista come una liberazione, ma tempo pochi giorni e quei disgraziati in campo addirittura ci mancheranno e non vedremo l’ora che ricominci una nuova stagione… per maledirli di nuovo. Ma per fortuna esiste il rewatch e personalmente mi capita durante l’offseason di andare a ripescare vecchi match e guardarmeli, giusto per assaporare nuovamente l’aria di campo e della vittoria. È un esercizio consolatorio, che può funzionare durante l’inverno.
Ora però siamo ancora nel pieno della stagione, anzi il bello dovrebbe teoricamente ancora arrivare se solo fossimo in corsa per un posto al sole. Ma il 3-12 che è seguito all’ASG ci ha smontato completamente, ci ha fatto perdere la bussola, precipitare in classifica negli abissi e soprattutto scavare un solco profondo di identità. Arrivare al 4 agosto ad ottenere lo stesso numero di sconfitte della totalità dell’anno precedente significa che stai facendo dei passi indietro giganteschi, oltre ovviamente a confermare che il 2021 sia andato così non si sa per quale congiunzione astrale (o forse perché c’era Buster Posey, potrei aggiungere).
Quest’anno sta andando tutto rovinosamente e cambiare tanti uomini non fa che acuire i problemi, anche solo per il fatto che chi entra non fornisce il contributo che ci si potrebbe augurare. Se chi subentra è scarso, puoi cambiare tutti gli uomini che vuoi ma chi subentra è scarso, pertanto non farà grossa differenza. Parliamo di MLB, ovvero dell’élite del baseball mondiale, pertanto quando uso la parola “scarso” è ovvio che va tarata al contesto in essere; sta di fatto che affrontiamo gente mediamente più forte, che di norma batte, lancia e corre meglio di noi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e se avete visto la serie contro LA dovrete darvi da soli una pacca sulle spalle se siete riusciti a non distruggere i vostri device per la frustrazione.
Inutile che racconti la partita, parliamo di un film già visto. In questa abbiamo avuto addirittura la grazia di restare in vantaggio per circa una ventina di minuti, il tempo che è passato dall’home run di Davis a quello di Betts. Che sensazione di ebbrezza abbiamo provato? In quegli istanti ho addirittura pensato che avremmo potuto tornare sotto per la corsa playoff ma è chiaro che la mia testa è palesemente drogata di Giants e durante le partite i pensieri sono irrazionali. La fine dell’incontro ci ha portato un’altra sconfitta che non fa che aumentare la crisi a livelli quasi insostenibili. Di critiche se ne potrebbero fare tante ma probabilmente è il caso di rimandarle a mente più fredda. Si può comunque dire che le mosse di mercato prima della deadiline sono state piuttosto cervellotiche, un po’ ibride tra il vendere e il comprare, “non smobilito ma…”, “non faccio acqusiti ma…”, il risultato è una squadra scarsa come prima senza aver ceduto pezzi importanti per avere prospetti di valore, e siamo qua a struggerci di dolore. Così ho fatto anche la rima.
Che poi, beninteso, ora stiamo producendo ben al di sotto delle nostre potenzialità, non vorrei che si pensasse davvero che valiamo tipo 70-92 in stagione. Siamo certamente di meglio e il fatto che stiamo facendo peggio è un’aggravante.
Evito persino le note del match, non voglio sparare su una croce rossa che è senza benzina e con le ruote bucate. Il blog si ferma, non per pudore ma perché è tempo di vacanze. Tornerà, probabilmente nella settimana del 5 settembre, forse prima o forse dopo, o forse mai, ma l’ultima fatalista opzione spero non si verifichi.
Che mese di agosto sarà? Innanzitutto con il riposo odierno a cui seguirà una mini-serie a Oakland. Poi andremo a farci randellare a San Diego, in casa del Dream Team (forza che in postseason tiferemo per voi contro quelli là, ma sappiamo già come finirà) per tre partite, poi 7 partite in casa, tre con Pittsburgh e 4 con Arizona, per tornare in trasferta tra Colorado (3), Detroit (2) e Minnesota (3). L’ultima di agosto la riprenderemo in casa, prima con San Diego poi con Phila. Poi forse il blog tornerà… per riprendere a casa Dodgers, sempre loro? Non ce ne libereremo mai.
La stagione termina il 5 ottobre, la strada è lunga e irta di ostacoli, ma vedrete che non mancherà qualche bella vittoria, è nell’ordine delle cose. Buone vacanze cari lettori, per chi le fa. Invece chi non le fa tenga duro, arriveranno tempi migliori, per tutti. Forza Giants sempre.